«Il mito è la proiezione dell'inconscio e del conscio collettivo; è il grande serbatoio che continua a riempirsi nel corso dei secoli di contributi ed interpretazioni, di riflessioni: letterarie, artistiche, filosofiche, cosmologiche. L'immaginario collettivo, la visione personale e collettiva delle città si formano attraverso la dimensione del mito. I paesaggi, i luoghi, le atmosfere, le architetture: sono colti attraverso un gioco di rimandi e riflessioni (come in uno spescchio): dalla letteratura, dalla poesia, dall'arte». Le opere scultoree di Luciano Celli: un sentiero tracciato tra il mito, la storia e l'architettura.