10 giugno 1944: bombe su Trieste

On 10 Giugno 2016 by comunicarte_edizioni

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Il 10 giugno 1944 Trieste subisce il primo bombardamento aereo. Già da alcuni mesi in città si convivevaa con gli allarmi aerei, sempre più frequenti. Una fonte interessante per ricostruire quei mesi sono i due “libri della spesa” raccolti da Diana De Rosa in Una fiammata di arance, (Comunicarte Edizioni, 2016) uno spaccato di vita quotidiana a Trieste dal 1938 al 1944 attraverso i “diari” di Carla e Bruna, le protagoniste del libro.

Quattro ondate successive di aerei avevano sganciato nel giro di un’ora centinaia di bombe colpendo i cantieri e le zone limitrofe abitate, San Giacomo, i Campi Elisi, via Timeus, e anche il viale XX Settembre. Crollano e vengono danneggiate altre attività produttive come il Panificio triestino, che brucia per giorni e giorni.

da "Una fiammata di arance"

da “Una fiammata di arance”

Molti i morti, 378, e oltre 800 i feriti.

A luglio gli aerei torneranno a bombardare la città provocando altri morti e distruzioni nelle attività industriali, viene bombardato ancora il porto, i cantieri la raffineria dell’Aquila e navi ancorate alle banchine.

La città vive oramai consapevole e terrorizzata la guerra. Manca l’acqua, il gas, l’elettricità è spesso interrotta, si vive con l’incubo degli allarmi.

Ecco come Carla annota nel suo diario quell’evento:

 

 

Sabato 10, carne, latte, cappuccino. Bombardamento terroristico di Trieste, oltre 400 morti accertati, dalle 9.20 alle 11.30, colpiti viale Sonnino, San Giacomo, via Crispi, via San Francesco.

 

Bruna scrive:

 

10 Sabato, carne. Quante brutte cose devo scrivere, che giornate memorabili, Trieste bombardata e in che modo, Dio mio, Dio mio, che disastro, quante vittime. Madonna ti ringrazio, noi tutti salvi, non avrei mai pensato di vedere cose simili, cosa sarà di noi. Dio mio salvaci, salva i miei bambini, il mio Ernesto e tutti i miei.

Le rive di Trieste dopo il bombardamento del 10 giugno 1944 in una immagine di Francesco Penco (tratta da "Una fiammata di arance" di Diana De Rosa)

Le rive di Trieste dopo il bombardamento del 10 giugno 1944 in una immagine di Francesco Penco (tratta da “Una fiammata di arance” di Diana De Rosa)

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