Moya, la centenaria che gioca con i delfini

Posted: ottobre 5th, 2010 | Author: admin | Filed under: Il segno dell’onda Moya 2010-1910 The Mark of the Tide | No Comments » di Paolo Rumiz, «Il Piccolo», 5 ottobre 2010

«Fu li ad Antivari, in quella sosta di tre giorni nel temporale, che Moya me la guardai con calma. Restare era un godimento. Non ero su una barca, ma su un bene culturale galleggiante. Credenza a vetri, illumin azione ottocentesca, interno di atmosfera vittoriana, linea filante dei tempi di prima del motore.»

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Andrić, il Nobel da riscoprire

Posted: ottobre 5th, 2010 | Author: admin | Filed under: Ivo Andrić | No Comments » di Alessandro Mezzena Lona, «Il Piccolo», 28 settembre 2010

«Sognava che lo lasciassero “narrare liberamente”, Ivo Andrić. Alle interviste preferiva il silenzio. Agli incontri pubblici, i ricordi di quando era bambino. Non amava apparire, rifuggiva dalle luci della ribalta.»

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Per Dorfles un’intervista lunga un libro

Posted: ottobre 4th, 2010 | Author: admin | Filed under: - La casa editrice - | No Comments » di Federica Gregori, «Il Piccolo», 13 marzo 2010

«Era nata per pubblicare specificamente cataloghi di mostre d’arte. Ma la sua vocazione, in un’evoluzione quasi fisiologica, l’ha presto portata a spingersi oltre per esplorare nuovi orizzonti. Abbraccia oggi le più ampie espressioni della cultura contemporanea, la nuova direzione presa da Comunicarte, la casa editrice triestina attiva dal 2002 che ieri ha presentato le uscite previste per il 2010 e i primi mesi del 2011…»

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V bogati ponudbi tudi Andrić in Carlo Cossutta

Posted: ottobre 4th, 2010 | Author: admin | Filed under: - La casa editrice - | No Comments » di Poljanka Dolhar, «Primorski», 13 marzo 2010

«Comunicarte je tržaška založba, ki se je rodila z željo, da bi bralcem ponudila v branje knjige, ki so tako ali drugače povezane s Trstom. S tistim Trstom, ki je stičišče različcnih kultur in naradov, a tudi privilegirano razgledišče na bližnje svetove.»

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Ivo Andrić, riscoprire quel premio Nobel dimenticato

Posted: ottobre 4th, 2010 | Author: admin | Filed under: Ivo Andrić, scrittore e diplomatico europeo / evropski pisac i diplomata | No Comments » di Alex Pessotto, «Il Piccolo», 4 ottobre 2010

«Cosa piuttosto strana per un premio Nobel, a 35 anni dalla scomparsa la figura di Ivo Andrić pare, almeno per la cultura italiana, finita nel dimenticatoio. A finire nel dimenticatoio, però, pare tutta la storia più recente dei Balcani.»

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Navigando su un mare di storie di “Moya”

Posted: ottobre 4th, 2010 | Author: admin | Filed under: Il segno dell’onda Moya 2010-1910 The Mark of the Tide | No Comments » di Paolo Rumiz, «Il Piccolo», 3 ottobre 2010

«In quella notte senza luna in navigazione lungo le coste albanesi, lo skipper Piero Tassinari – raffinato cacciatore di libri e specialista di letterature classiche – penso che cercare nella storia di “Moya” non sarebbe stato semplicemente ricostruire il pedigree di una barca…»

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Quella notte magica su “Moya” l’antico veliero che ride felice

Posted: ottobre 4th, 2010 | Author: admin | Filed under: Il segno dell’onda Moya 2010-1910 The Mark of the Tide | No Comments » di Paolo Rumiz, «Il Piccolo», 30 settembre 2010

«Verso mezzanotte il vento girò. Fu al largo di Saranda, la città costiera più meridionale d’Albania. e in quella notte d’estate del 2004 “Moya” stava iniziando quella che, almeno per me, era la sua traversata più lunga 110 miglia fino a Durazzo…»

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Amarcord del mio secolo

Posted: settembre 29th, 2010 | Author: admin | Filed under: 99 + 1 risposte | No Comments » «Il sole 24 ore», 12 settembre 2010

«Ho cercato luoghi che mi potessero offrire una vita ricca, sia intellettualmente che per quanto riguarda le attività quotidiane. Così ho vissuto a Milano, a Torino e Roma. Un po’ per scelta, un po’ per caso. E ho incontrato moltissime persone interessanti.»

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Carlo Cossutta Un tenore venuto dal Carso

Posted: settembre 29th, 2010 | Author: admin | Filed under: Carlo Cossutta un tenore venuto dal Carso | No Comments » di Paolo Patrizi, Drammaturgia.it, settembre 2010

«Una parabola artistica strana, quella del tenore Carlo Cossutta. Nato a Santa Croce di Trieste tra le due guerre (1932) e, dunque, in pieno periodo di annessione triestina all’Italia, ma pur sempre uomo “di frontiera” com’è nel destino di chi nasce in quell’atipica striscia dello stivale, Cossutta restò un personaggio borderlineanche nella vita canora: debutto, gavetta e primi successi in Argentina, dov’era emigrato sedicenne, al punto che fu a lungo conosciuto col nome di Carlos anziché di Carlo; poi un’intensissima carriera tedesca; per contro, a parte il rapporto affettivo e privilegiato con il Teatro Verdi di Trieste, scarse apparizioni italiane. Sicché, paradossalmente, la ragione per cui da noi questo «tenore venuto dal Carso» viene ricordato non sono i quarantadue anni di palcoscenico spesi con altissima professionalità e pari generosità in un repertorio dal lirico all’eroico, ma è il fatto di non avere cantato una nota: era lui il Manrico del celebre Trovatorefiorentino del 1977, contestato perché il protagonista – adeguandosi al rigore della direzione di Muti, che potò ogni prassi esecutiva non corrispondente a quanto scritto in partitura – eluse l’appuntamento, sempre atteso dal pubblico, con il Do della “Pira”.»

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La vita privata di Ivo Andrić: «Qui a Trieste non sto bene»

Posted: settembre 27th, 2010 | Author: admin | Filed under: Ivo Andrić | No Comments » «Il Piccolo», 12 marzo 2010

«Allo scrittore e poeta Veljko Petrovic, scrive: «Mi precipito a confermare di aver ricevuto la sua lettera. Il caso volle che la lettera mi abbia raggiunto a Bucarest, dove ho vissuto l’ultimo anno, proprio il giorno in cui partivo verso Trieste, dove sono stato trasferito e da dove le scrivo. Casualmente dunque la sua lettera non perde nulla dell’attualità perchè mi trovo di nuovo in Italia.»

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